Presidente Regionale Svizzera Italiana

Care colleghe, cari colleghi, cari membri VSI.ASAI.,
innanzitutto mi auguro di trovarvi tutti bene ed in salute, condizione che di questi tempi assume un’importanza prioritaria.
Sono rammaricata del fatto che da lunghi mesi non è più stato possibile organizzare attività aggregative, cosa che ci ha impedito di incontrarci di persona. Anche la nostra prossima AGR, data la situazione sanitaria che continua ad essere precaria e date le disposizioni delle autorità, dovrà purtroppo svolgersi in forma digitale. Mi auguro che l’avvicinarsi della bella stagione, congiuntamente con lo svolgimento della campagna vaccinale, possa permetterci presto di rincontrarci e di riabbracciarci.
Mi accingo a scrivere la mia prima relazione quale presidente regionale della VSI.ASAI. In 20 anni di appartenenza all’associazione, non ho mai desiderato assumere questa carica, pur avendo fatto parte di diversi comitati per lungo tempo.
L’anno scorso, trovandosi il nostro gruppo regionale in una situazione di difficoltà a causa della mancanza di membri desiderosi di mettersi a disposizione, ho sentito il dovere di assumerne la conduzione per evitare che la stessa fosse delegata alla sede centrale. Questo non per sfiducia in quello che avrebbe potuto essere l’operato dei membri d’oltre Gottardo, bensì per un doveroso rispetto nei confronti di quei nostri colleghi che anni fa avevano fortemente voluto la regionalizzazione e che l’hanno ottenuta grazie ad un intenso e sapiente lavoro ed a tante ore messe volontariamente a disposizione della nostra associazione, per il bene ed in difesa della nostra professione. A questo proposito, voglio rivolgere un pensiero di sentita gratitudine a Claudio Cavadini, già Presidente nazionale e a Bruno Pinoli, primo Presidente regionale, grazie ai quali la regionalizzazione della VSI.ASAI. ha potuto divenire una realtà, così come a tutti coloro che hanno fatto parte dei Comitati regionali che negli anni si sono succeduti e che si sono impegnati per la salvaguardia e la valorizzazione delle peculiarità caratteriali e culturali che contraddistinguono la nostra regione, nello spirito di quella doppia realtà di individualità e collettività che contraddistingue la nostra Confederazione.
In questo anno così particolare, il lavoro della nostra regione è stato inevitabilmente un po’ «dietro le quinte». E’ il motivo per il quale con questa relazione, un po’ più estesa del normale, desidero mettervi a conoscenza di quanto è stato svolto sia dal nostro comitato regionale che da quello nazionale. Sì, perché un effetto positivo di questa pandemia è senz’altro l’accresciuta digitalizzazione che, se da un lato raffredda e codifica i rapporti personali, dall’altro consente però di partecipare in modalità confortevole ad una serie di appuntamenti che in passato probabilmente si sarebbero persi. Questo vale anche per le riunioni del comitato centrale, alle quali dallo scorso settembre ho partecipato costantemente in via digitale e che mi hanno permesso di assumere maggiore consapevolezza dell’importante mole di attività svolta a livello nazionale.
Il comitato regionale ha lavorato, anche se a distanza, in maniera collegiale coinvolgendo per quanto possibile i giovani che già da più di un anno affiancano i membri attivi.
Ylenia Casari, Georgia Guggiari, Samuele Fusini, Salvatore Mafreda, Giovani Kenik, Anthea Zambelli e Linda Rusconi, al quale va il mio sincero ringraziamento, hanno seguito con interesse le attività di comitato ed hanno sviluppato con entusiasmo e creatività i temi a loro assegnati.
In particolare abbiamo lavorato sui seguenti temi:
— inserimento ufficiale dei membri giovani in comitato – a seguito dell’approvazione della mozione presentata dal gruppo regionale della svizzera italiana, dal 2021 i membri giovani che desiderano candidarsi possono venire eletti in forma ufficiale all’interno dei comitati regionali assumendo tutte le cariche previste dagli statuti, ad eccezione della carica di presidente che deve rimanere affidata ad un membro attivo; si tratta di un grande successo ottenuto dalla nostra regione, che va nella direzione di un radicale rinnovo dei comitati che garantirà la sopravvivenza dei gruppi regionali e porterà sicuramente tante novità ed iniziative finalizzate ad una migliore conoscenza della nostra professione; il successo è duplice perché abbinato all’approvazione della seconda parte della mozione che riguarda la riduzione della tassa sociale da 500 a 150 CHF per i membri attivi presenti in comitato, cosa che permetterà ai membri giovani che si impegnano negli organi regionali di continuare a beneficiare di una tassa agevolata anche dopo il passaggio a membro attivo
— contatti con OTIA – stiamo seguendo con attenzione quanto sta avvenendo nel Canton Vaud, dove il comitato della svizzera romanda ha assunto dei legali ed ha chiesto l’intervento della Comco al fine dell’ottenimento dell’autorizzazione alla firma delle domande di costruzione da parte degli architetti d’interni, attualmente negata dal CAMAC (Centrale des autorisations en matière de construction), una sorta di OTIA di quel cantone; contemporaneamente, mediante il coinvolgimento del presidente e della direttrice della VSI.ASAI., per il tramite del dipartimento di architettura d’interni della SUPSI, abbiamo trasmesso all’OTIA una serie di indicazioni per la definizione esatta del profilo dell’architetto d’interni; questo è stato il passo preliminare ad un incontro chiarificatore che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane tra i rappresentanti del consiglio dell'Ordine, il comitato della VSI.ASAI. ed un rappresentante della SUPSI.
Cercheremo di definire una volta per tutte il «confine» che separa le domande di costruzione di architettura da quelle di architettura d'interni ed il relativo limite di competenza per la firma, affinché questo valga per tutti gli uffici tecnici del territorio cantonale
— contatti con SUPSI – abbiamo avuto un costruttivo incontro con il responsabile del corso di laurea in architettura d'interni arch. Pietro Vitali, con il quale abbiamo affrontato il ricorrente tema di una presenza più attiva della nostra associazione all'interno della scuola; abbiamo previsto di attualizzarlo in due modi: da una parte l'arch. Vitali ci ha inviatati a fornire un nostro contributo all'organizzazione di una serie di seminari con temi di nostra scelta e la realizzazione di un corso dedicato alla gestione dei cantiere, dall'altra abbiamo deciso di effettuare delle presentazioni sistematiche della VSI.ASAI. già dai primi semestri di corso terminando con una presentazione più approfondita all'ultimo anno nella quale parlare anche degli sbocchi professionali e dell'esistenza di una serie di istituzioni quali il REG, la SIA, l'ECIA, l'IFI, ecc. Quest'anno il presidente Remo Derungs, docente presso la SUPSI, mi ha invitata quale presidente regionale alle critiche del semestre verticale; questo costituisce un ulteriore avvicinamento e una presenza reale della nostra associazione all'interno della scuola
— contatti con CSIA – nell'ambito del mantenimento dei rapporti di vicinanza tra la nostra associazione e le scuole e sfruttando il rapporto privilegiato con la CSIA, sezione dei disegnatori in architettura d'interni, grazie alla presenza di un capo perito (Elvis Panzera) e due periti (Lorenzo Fontana e Michela Pagani), quest'anno è stato organizzato un concorso interno per gli studenti dell'ultimo anno, finalizzato alla realizzazione di un espositore per il legno; questo mini concorso è stato organizzato con il coinvolgimento di Federlegno ed ha visto la presenza alle critiche dei progetti del suo presidente, ing. Michele Fürst; lo scopo era quello di fornire uno strumento organizzato, che permettesse agli studenti l’individuazione e la catalogazione delle varie essenze legnose, ora contenute in maniera disordinata all’interno di un armadio materiali dell’aula principale; l'espositore fungerà anche da supporto ai periti d’esame, per lo svolgimento dell’esame orale di fine ciclo; crediamo che questa iniziativa sia stata un’ottima opportunità di apprendimento, sia per l’approfondimento della materia legno, che per la messa in pratica di un progetto, attraverso il disegno prima e la realizzazione reale poi (con l’ausilio del laboratorio interno di falegnameria), concludendo l’iter con una presentazione formale ad una giuria; il proseguimento di questo progetto applicato nei prossimi anni ad altri materiali, potrebbe costituire un piccolo ripristino delle esperienze extra muros che gli studenti avevano avuto modo di vivere grazie ai Corsi interaziendali ora soppressi; un grazie particolare ai docenti (Angela Cattaneo, Andrea Nava e Rolando Zuccolo) ed al capo sezione Matteo Bianchi per la proficua collaborazione e la passione con la quale hanno aderito a questa nostra iniziativa
— banca dati gruppo regionale – stiamo mettendo in pratica la realizzazione di una banca dati del nostro gruppo regionale; la stessa in futuro potrà far parte della banca dati nazionale, avendo il nostro comitato già fatto richiesta al comitato centrale di mettere a disposizione delle regioni una porzione dello spazio del server centrale; l’organizzazione di questa banca dati è in fase di studio. Una volta pronto il «contenitore», verrà avviata una campagna di richiesta materiali sia ai presidenti/comitati precedenti, sia a tutti i membri ai quali verrà richiesto di fornire materiali significativi, quali immagini di progetti, fotografie di gite o eventi, ecc…
— Instagram – come anticipato nella copertina, un gruppo di giovani si sta dedicando alla creazione di un profilo del nostro gruppo regionale su questa piattaforma, così da allinearci a quanto già messo in campo dalla VSI.ASAI. a livello nazionale e dal gruppo regionale della svizzera romanda
— candidatura di Adriano Ribolzi – il nostro comitato ha avanzato la richiesta al comitato centrale di valutare la candidatura dell'architetto Ribolzi per un'onorificenza durante il World Interiors Day (quest'anno previsto il 29 maggio) oppure per il conferimento del titolo di membro onorario a seguito del suo reinserimento nella VSI.ASAI.; il presidente Remo Derungs si sta occupando della questione, mentre il nostro membro Italo Montanari ne sta curando il profilo ai fini di una prossima pubblicazione da parte di Casagrande;
⦁ l’arch. Ribolzi è stato tra i primi membri VSI.ASAI. (ingresso nel 1973), ne è uscito alla fine degli anni '90 per via del suo trasferimento a Montecarlo. Molto materiale relativo al suo lavoro professionale è attualmente custodito presso l’Archivio di Stato del Cantone Ticino a Bellinzona, dopo essere stato selezionato dal dipartimento architettura d’interni della SUPSI. Si tratta di materiale prezioso relativo ad un'attività professionale molto importante svolta in tanti anni sempre come membro VSI.ASAI. L'importanza e la qualità del lavoro svolto in tanti anni di carriera, fa sicuramente onore all’architettura d’interni in generale e alla nostra associazione in particolare. I suoi lavori potrebbero inoltre rientrare nell’«ais» – Archivio dell'architettura d’Interni Svizzera.
Ho proposto al presidente Remo Derungs, una volta che la situazione sanitaria lo permetterà, di organizzare una visita presso l’Archivio cantonale, per visionare il materiale lì conservato
— responsabile giovani – abbiamo pensato di aderire ad una sollecitazione proveniente dalla direzione centrale e di istituire una figura che si dedichi con particolare attenzione ai giovani membri VSI.ASAI. così da coinvolgerli maggiormente nelle attività dell'associazione ma non solo; diventerebbe la figura di riferimento alla quale rivolgersi per qualsiasi bisogno, colui/colei che funge da organizzatore di eventi meno istituzionali ma che creino una bella atmosfera di confidenzialità tra i giovani membri, sarebbe il responsabile dell'avvicinamento ai neo laureati SUPSI per favorire il loro inserimento nell'associazione
Insomma, come potete vedere, di «carne al fuoco» ce n'è parecchia.
Il comitato è molto soddisfatto di come il gruppo giovani si sia integrato e stia dimostrando un grande interesse nell'associazione. Questo era l'obbiettivo che con Elvis Panzera, Partick Droz e Massimo Gaffurini ci eravamo posti la scorsa primavera e li ringrazio sentitamente per aver accolto la mia proposta ed aver creduto che questa transizione potesse essere messa in atto. Un pensiero particolare va ai nostri sponsor che non mancano mai di aderire alle nostre iniziative ed all'arch. Pietro Vitali grazie al quale intratteniamo un proficuo rapporto di collaborazione con la SUPSI.
E un grazie di cuore a tutti voi per la fiducia ed il sostegno.
A nome del Comitato direttivo:
Il Presidente
Michela Pagani
Il Coordinatore delle attività
Patrick Droz
Essendo stato quello passato un anno particolare a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19, le nostre attività hanno subito una riduzione pressoché totale.
Oltre a quanto già contenuto nella relazione del presidente, vi riferiamo in merito ad una attività svolta e ad un paio di eventi in previsione.
– Presentazione Tesi di bachelor 2020 SUPSI
Quest’anno lo svolgimento della presentazione delle Tesi di Bachelor in architettura d’interni della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, è stato fortemente influenzato dalla situazione sanitaria dovuta alla pandemia di Covid-19. L’attività dei due giorni di presentazioni ha avuto luogo all’interno dell’aula Magna del Campus SUPSI di Trevano e online su Microsoft Teams, a causa della limitazione del numero di persone che potevano avere accesso alla sala. L’atmosfera e la tipologia del luogo hanno quindi influenzato le presentazioni, che sono state tuttavia tutte mediamente di buona qualità. Anche la cerimonia per la consegna del premio conferito da parte della VSI.ASAI. Gruppo regionale della Svizzera italiana alla migliore Tesi di Bachelor, non ha potuto purtroppo svolgersi nell’abituale clima festoso e goliardico degli scorsi anni.
Anche quest’anno, la diversità dei progetti e dei temi affrontati, ha fatto scaturire dei lavori di tesi non completamente confrontabili tra di loro, cosa che ha reso impegnativo il lavoro della commissione di valutazione della VSI.ASAI. A ciò si aggiunge il ridotto tempo che la commissione ha avuto a disposizione per valutare i lavori ed emettere la propria decisione.
Gli studenti hanno lavorato su progetti di architettura d’interni legati alla progettazione di spazi per il lavoro. Sono stati presi in considerazione 2 edifici attigui, diversi tra loro sia per tipologia che per dimensione: Il Palazzo comunale e l’Ex Scuola di disegno, entrambi ubicati a Mendrisio.
ll PREMIO per il miglior progetto di tesi è stato assegnato a pari merito a Gaia Sassi ed a Eleonora Williman, relatore Remo Derungs.
La decisione di conferire un premio ex aequo è scaturita dalla similitudine di approccio che le due studentesse hanno adottato per la riorganizzazione degli spazi dell’Ex Scuola di disegno per ricavarne un asilo nido. Entrambe hanno individuato nel nucleo della costruzione un elemento di forza e lo hanno sviluppato con modalità differenti attraverso l’utilizzo degli strumenti più propri dell’architettura degli interni: materiali, colori, soluzioni di arredo su misura. La prima ha liberato lo spazio centrale da alcuni vincoli murari, conferendogli ampiezza e nobilitandolo, tramutandolo da un normale spazio di transito a luogo di incontro e di colloquio per docenti e genitori nei momenti di accoglienza e congedo. La seconda, ha invece sfruttato lo spazio centrale come filtro per l’accesso alle aule, connotandolo attraverso un sistema di mobilio su misura che sfrutta e conferisce identità ad uno spazio altrimenti poco utilizzato. Entrambe le presentazioni sono risultate interessanti, i progetti erano corredati da disegni piacevoli e studiati fin nei minimi dettagli.
La giuria VSI.ASAI. ha deciso di assegnare la MENZIONE al progetto di allestimento della Pinacoteca Züst dal titolo «Dentro i palazzi. Uno sguardo sul collezionismo nella Lugano del Sette e Ottocento: le quadrerie Riva», di Matilde Berengan e Sofia Petraglio, relatore Giulio Zaccarelli. Le studentesse hanno inventato uno stratagemma per rendere accattivante la visita della mostra; un libretto che narra la storia dei personaggi che hanno composto la famiglia Riva, che conduce il visitatore di stanza in stanza, permettendogli di scoprire personaggi stessi in relazione alle opere d’arte che li rappresentano e agli oggetti che li hanno accompagnati nella loro vita. La scenografia, costruita con elementi semplici ma estremamente accattivanti, quali delle architetture disegnate al tratto su pannellature grezze, si modifica di stanza in stanza, così come i colori delle pareti che contribuiscono a far risaltare le opere più importanti. L’approfondimento della ricerca, l’ideazione dei vari elementi espositivi, la professionalità dell’approccio, nonché la spigliatezza nell’esposizione del progetto, rendono questo lavoro di tesi degno di nota.
La cerimonia di consegna dei premi si è svolta sempre all’interno dell’Aula magna alla presenza della totalità degli studenti che hanno apprezzato e applaudito calorosamente le studentesse premiate. Michela Pagani si è complimentata con il Presidente della giuria Pietro Vitali, con la sua assistente Claudia Carpinelli e con tutti i docenti e relatori di tesi e ha ringraziato l’esperta esterna Marianne Daepp, le cui osservazioni alle tesi sono state sempre molto acute e pertinenti.
— Pinacoteca Giovanni Züst
Abbiamo cercato di organizzare una visita guidata alla mostra allestita dalle due studentesse a cui abbiamo conferito una menzione, con un’introduzione di uno dei due curatori ed il coinvolgimento di Matilde e Sofia che si renderebbero disponibili ad accompagnarci all’interno delle varie stanze. Purtroppo, malgrado la riapertura dei musei, la situazione sanitaria ci impone di attendere ancora qualche settimana per poterci godere la visita con maggiore serenità.
Vi trasmetteremo un invito dettagliato non appena la situazione ce lo permetterà.